
“Che stupido che sei…tu non capisci.
Credi di essere il mio cagnolino.
Ma qui la cagna sono io.
Una cagna bulimica che mangia cazzi e beve sperma.
Si aggira per le strade schiava del suo carnale istinto di sopravvivenza.
Una cagna bellissima con la faccia d’angelo ma l’inferno nel cuore.
Fa un salto nel vuoto perchè fermarsi vuol dire morire.
E salta… ma non muore!
Perchè non la vuole neanche la morte.
Toccami…tocca la tua cagna e falla godere.
Lei gode e quando viene nasce e muore.
Godi godi…godi povera cagna…godi.
Povera cagna…e povera me.”
Tratto da “Le Perversioni di Ninè” di Maddalena Costa – Damster Edizioni